Eccellenza Reverendissima, Carissimo padre Antonino Raspanti, vescovo di Acireale
il 1° ottobre 2011, la Chiesa di Acireale in un clima di gioia e di festa, si univa in comunione di preghiera alla celebrazione liturgica della Vostra Ordinazione Episcopale e tra canti e inni alleluiatici Vi accoglieva, non per i Vostri meriti ma per la Misericordia di Dio, come nuovo Pastore, di questa bella terra ricca non solo di storia, di cultura e di arte ma terra di uomini e donne di buona volontà.
Nel rendermi interprete dei sentimenti dei Religiosi camilliani della Provincia del Sud Italia nella ricorrenza del 10° anniversario dell’evento, desidero porgerLe l’augurio più sincero e come Religiosi vogliamo camminare in sintonia e comunione con Lei incoraggiati dalla Sua bontà e gioiosa tenerezza.
Era certamente nel desiderio di poter vivere questo significativo momento accanto a Lei nel contesto di una celebrazione liturgica; ma, anche se il momento presente rende difficile l’avverarsi di questo auspicio, non può certamente impedire che in questo giorno mi sento in egual modo spiritualmente unito in clima di gioia e di sincera comunione ecclesiale alla Sua preghiera di ringraziamento e di lode al Signore.
Continuo ad invocare il dono di una perenne Pentecoste perché La sostenga nel suo ministero e, grazie per la tenerezza che ha mostrato verso la ristrutturazione della Tenda, segno di amore e di compassione verso i miseri e i dimenticati dagli uomini, grazie alla sua sollecitudine pastorale, la Chiesa che Le è stata affidata sappia intraprendere coraggiosamente autentici percorsi sinodali per recare a tutti la gioia inconfondibile del Vangelo. Noi Camilliani con quella viva speranza che nasce dall’incontro con Cristo Risorto vogliamo camminare in sintonia e comunione con Lei incoraggiati dalla Sua bontà e gioiosa tenerezza.
Auguri vivissimi, Eccellenza Reverendissima! E che il Signore La ricolmi di ogni benedizione per essere ogni giorno di più segno vivo della sua infinita Misericordia per ogni uomo a Lei affidato.
il 1° ottobre 2011, la Chiesa di Acireale in un clima di gioia e di festa, si univa in comunione di preghiera alla celebrazione liturgica della Vostra Ordinazione Episcopale e tra canti e inni alleluiatici Vi accoglieva, non per i Vostri meriti ma per la Misericordia di Dio, come nuovo Pastore, di questa bella terra ricca non solo di storia, di cultura e di arte ma terra di uomini e donne di buona volontà.
Nel rendermi interprete dei sentimenti dei Religiosi camilliani della Provincia del Sud Italia nella ricorrenza del 10° anniversario dell’evento, desidero porgerLe l’augurio più sincero e come Religiosi vogliamo camminare in sintonia e comunione con Lei incoraggiati dalla Sua bontà e gioiosa tenerezza.
Era certamente nel desiderio di poter vivere questo significativo momento accanto a Lei nel contesto di una celebrazione liturgica; ma, anche se il momento presente rende difficile l’avverarsi di questo auspicio, non può certamente impedire che in questo giorno mi sento in egual modo spiritualmente unito in clima di gioia e di sincera comunione ecclesiale alla Sua preghiera di ringraziamento e di lode al Signore.
Continuo ad invocare il dono di una perenne Pentecoste perché La sostenga nel suo ministero e, grazie per la tenerezza che ha mostrato verso la ristrutturazione della Tenda, segno di amore e di compassione verso i miseri e i dimenticati dagli uomini, grazie alla sua sollecitudine pastorale, la Chiesa che Le è stata affidata sappia intraprendere coraggiosamente autentici percorsi sinodali per recare a tutti la gioia inconfondibile del Vangelo. Noi Camilliani con quella viva speranza che nasce dall’incontro con Cristo Risorto vogliamo camminare in sintonia e comunione con Lei incoraggiati dalla Sua bontà e gioiosa tenerezza.
Auguri vivissimi, Eccellenza Reverendissima! E che il Signore La ricolmi di ogni benedizione per essere ogni giorno di più segno vivo della sua infinita Misericordia per ogni uomo a Lei affidato.
Il Superiore Provinciale
Padre Rosario Mauriello
LA RISPOSTA DEL VESCOVO
Grazie tante, caro p. Rosario. Le sue belle parole mi consolano al pensiero di avere la vostra Congregazione vicina, che mi collabora nel ministero secondo il vostro prezioso carisma, come accade da tanto tempo con i vescovi di questa Diocesi.Anch'io, come lei sa bene, desidero supportare la vostra azione caritativa e continuerò a farlo con le mie possibilità e le strade che il SIgnore vorrà aprire.Dio benedica lei e la sua bella Istituzione.
In Domino,
Antonino Raspanti
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