Padre Antonio Busiello camilliano missionario vive in Dio

“Beati voi se sarete accompagnati, dinanzi al Tribunale Divino,da una lacrima e da un sospiro di questi poverelli infermi.”

San Camillo de Lellis


P. Antonio Busiello

Camilliano e Missionario


P. Antonio Busiello Nasce a Napoli il 21 Luglio del 1937 da Giuseppe e Magnetta Concetta. Il 7 Settembre del 1954 inizia ad Aci Sant’Antonio l’anno canonico del noviziato, professando l’8 Settembre del 1955. L’11 Ottobre 1958 emette la professione perpetua. Il 15 luglio 1962 viene ordinato sacerdote dal cardinale Ascalesi presso la cappella dell’Ospedale Principe di Piemonte (oggi Ospedale Monaldi) alla presenza del prof. Vincenzo Monaldi.

Lo stesso P. Antonio raccontava che il suo parroco lo spingeva verso il seminario diocesano, un amico di famiglia con varie argomentazioni lo spingeva verso i frati cappuccini ma l’incontro con i religiosi camilliani fu per lui determinante al punto che si senti “stregato” dall’abito con la fiammante Croce rossa, ma soprattutto si sentì attratto dalla loro affettuosa vicinanza ai malati di tubercolosi.  Infatti fin da giovanissimo p. Antonio ha avuto un contatto giornaliero con i confratelli cappellani dell’Ospedale Monaldi perché il padre era un funzionario amministrativo dell’ospedale e in quanto tale abitava con la famiglia in alcuni locali all’ interno dell’ospedale. E poi ricordava p. Antonio che i camilliani organizzavano tante partite di calcio, la sua grande passione: «in seminario si pregava molto ma si giocava anche tantissimo al pallone perché a quei tempi, era l’unico sport che si potesse praticare».

Appena ordinato sacerdote è subito impegnato in diversi ospedali dell’Italia meridionale a lenire le sofferenze dei malati e a consolidare l’amicizia con il personale ospedaliero.

Come assistente religioso svolge il suo ministero presso il Lebbrosario di Gioia del Colle in Puglia, il Sanatorio Tomaselli di Catania, l’Ospedale Riuniti di Reggio Calabria, l’Ospedale Cardarelli di Napoli dove consegue il diploma di Infermiere professionale. Dal 1966 al 1974 è nominato vice assistente regionale dell’ UCI (Unione Cattolica Infermieri).

Economo di comunità dal 1971 al 1974 presso l’istituto San Camillo di San Giorgio a Cremano.

Il 12 Giugno del 1974 avviene una svolta ministeriale molto significativa p. Antonio parte per la nascente missione camilliana Africana nel Dahomey, successivamente Repubblica del Benin dove insieme ad altri confratelli costruisce e gestisce l’hopital la Croix e il seminario camilliano. Nel frattempo consegue il diploma di medicina tropicale all’Istituto Universitarie Prince Leopold di Anversa in Belgio.

In Benin P. Antonio vive per ben 27 anni quando a causa di un “bellissimo” infarto (come lui amava dire) proprio il giovedì Santo del 2001. Torna in Italia destinato alla casa provincializia di San Giorgio a Cremano dove si occupa del segretariato delle Missioni.

Nel 2007 viene eletto vice presidente dell’ONG Salute e Sviluppo.

Negli anni la salute di p. Antonio inizia a deteriorarsi con alti e bassi, al punto che sarà necessario nell’anno 2017 il trasferimento prima presso la comunità ospedaliera di Casoria e nell’anno successivo presso la comunità camilliana di Messina, dove ha ricevuto accoglienza e assistenza con premure materne e fraterne  dai confratelli della comunità e dal personale ospedaliero della clinica San Camillo annessa alla comunità.

Circa 20 giorni fa una caduta determina la rottura del femore, dopo aver superato brillantemente l’intervento p. Antonio viene traferito in una clinica ortopedica per la riabilitazione.

La mattina del 6 Gennaio, Epifania del Signore, improvvisamente, anche a lui il Signore della misericordia si manifesta portandolo con sé per ricevere il premio dei giusti.

P. Antonio è stato un vero figlio di San Camillo, generoso, dinamico intraprendente e capace di portare a termine con successo le diverse realtà che gli venivano affidate. Una grande capacità di coinvolgere i laici dai quali era molto apprezzato per la sua giovialità e concretezza operativa. Di carattere forte e passionale, con i confratelli era “energico” con tratti di dispotismo che riusciva subito ricomporre, negli ultimi tempi chiedeva scusa e si commuoveva rimpiangendo i tempi passati, continuando il cammino del calvario di spoliazione a cui andava incontro.

Siamo certi che il suo tanto lavorare nella Vigna del Signore, ha superato i   limiti legati alla natura umana. Certamente San Camillo l’avrà accolto e abbracciato, orgoglioso di questo suo figlio che ha curato e consolato tanti fratelli, sorelle e bambini in terre vicine e lontane.

I funerali si svolgeranno lunedì 9 Gennaio 2023 alle ore 11.00 nella parrocchia San Camillo di Messina. Sarà sepolto nella tomba di comunità del cimitero di Messina. Una S. Messa sarà celebrata a Casoria Giovedì 12 Gennaio alle ore 13.00.










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