Testimonianza di fratel Carlo Mangione superiore provinciale dei camilliani del Sud Italia ai consacrati della diocesi di Napoli
Incontro con i consacrati della diocesi di Napoli - 3 febbraio 2024
Grazie per l’ invito!
Sono fratel Carlo, religioso fratello nell’ Ordine camilliano da 40 anni. Per oltre 25 anni ho vissuto il ministero prima in una casa per malati di aids, in un centro di accoglienza per senza fissa dimora e in ultimo la casa della carità, una casa famiglia per senza fissa dimora.
Realtà che per mandato dei superiori ho avuto la gioia di iniziare.
Da quasi 10 anni sono direttore generale del nostro ospedale di Casoria (il provinciale precedente mi aveva chiesto di andare per 6 mesi). Da 1 anno e mezzo svolgo il servizio di siperiore provinciale dei camilliani del sud Italia.
La sorella salesiana mi ha inviato questa domanda: “In che modo, la vita consacrata nella diocesi di Napoli è una risposta alla domanda del territorio e annuncio di speranza”.
COME CAMILLIANI NELLA DIOCESI DI NAPOLI SIAMO PRESENTI :
- Ospedale Monaldi
- Ospedale Pascale
- II Policlinico
- comunità nel cuore di Napoli, (Spaccanapoli)
- Ospedale di Casoria.
Quando ci indicano come camilliani dicono di noi: Sono PER gli ammalati a me piace dire siamo quelli CON gli ammalati, cioè coloro che si sforzano di condividere empaticamente un cammino di fragilità…
LI’ CI SIAMO COME CHIESA! Per esprimere vicinanza, per dare guarigione, per donare speranza, per essere consolazione…in una parola per portare Gesù o per portare consolazione a Gesù che soffre in loro…( In corsia con sr.Remigia…)
Dagli ospedali passano più persone di quante ne passano dalle parrocchie… e passano quelli che il più delle volte non mettono piede nelle parrocchie e in ospedale tutti quelli che arrivano sono poveri anche se benestanti….
LE DOMANDE CHE ATTRAVERSANO COLORO CHE ARRIVANO IN OSPEDALE!
L’ ospedale è il luogo della verità (da ospedali e cimiteri si escesempre più sinceri)
L’ ospedale luogo di rivelazione: qui l’ uomo si rivela a se stesso con tutte le sue ansie, paure, dubbi di fede e speranze…..
Qui troviamo la chiesa!
OSPEDALE DI CASORIA TOTALMENTE CONVENZIONATO
Confesso nel confidarvi che per tanti anni in consiglio provinciale e nei capitoli ho sempre sostenuto la vendita di queste grande struttura ( 200 dipendenti piu 50 liberi professionisti) per l’ impegno burocratico e amministrativo che è veramente tanto….
Ero io solo a sostenere questo ed ero il più giovane….e quindi non se ne è fatto niente….
Adesso mi trovo da 10 anni in questo ospedale e senza voler negare quanto ho detto prima sento di affermare che se gestito in modo…CAMILLIANO…può essere una presenza di Chiesa in quel territorio.
FAME SANITARIA siamo in un territorio dove c’è fame sanitaria (Casoria, Afragola, Casavatore, San Pietro a Patierno…) siamo l’ unico ospedale per 400 mila persone….siamo un punto di riferimento importante! ( i tanti istituti di suore presenti a casoria lo possono attestare)
ALCUNI NUMERI: NEL 2023 questo OSPEDALE-PARROCCHIA quanti fratelli e sorelle ha accolto?
7420 ricoverati
253.134 prestazioni ambulatoriali
Perche dare questi numeri? Solo per dire l’ opportunità di vicinanza, di evangelizzazione che una struttura religiosa può avere per annunciare Gesu’ consolatore, Gesù Guaritore, e la presenza della Chiesa…attraverso un Ordine religioso…..
I 200 dipendenti e i 50 liberi professionisti sanitari possono respirare, se NOI ne siamo capaci, Dio attraverso le nostre opere.
San Camillo preso da santo fuoco e fervore andava ripetendo “VORREI AVERE CENTO BRACCIA PER ALLEVIARE LE SOFFERENZE DI TANTI POVERELLI INFERMI”.
I religiosi, gli operatori sanitari, i volontari AVO, sono testimoni dell’ Amore (DIO) per i fratelli ammalati e sofferenti per vivere il comando del Signore “ Servite i malati e predicate il Vangelo”…e servendo e amando i malati amiamo e serviamo LUI…e la chiesa annuncia il Vangelo
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