Il superiore provinciale fratel Carlo Mangione racconta la vita di P. Antonio Aiello improvvisamente venuto a mancare il 2 agosto 2024

Il 2 agosto 2024, improvvisamente, all’età di 70 anni, è venuto a mancare

 
P. ANTONIO AIELLO
 
Primogenito di due figli, Antonio nasce il 15 ottobre 1953 a Sant'Agata di Militello da papà Stefano e da mamma Maria Cipriani.
Frequenta la scuola alberghiera e ne consegue il diploma. 
 
Vive la sua gioventù, andando in giro per il mondo, in maniera spericolata.
E’ stato a Londra, ad Amsterdam, in Germania, in Olanda, in Turchia, nei Paesi dell’ex-Jugolaslavia, etc, etc.
Fa esperienze di strada, alternando periodi di attività lavorativa in vari alberghi. 
Tra le sue esperienze, amava raccontare di essere stato arrestato e di avere sperimentato per qualche giorno la vita in cella.
 
All’età di 31 anni, Antonio apre il suo cuore ad una donna laica, che lo presenta ai religiosi camilliani di Palermo. Il Signore lo raggiunge in quel luogo. 
Completamente digiuno di vita religiosa, Antonio sente una forte attrazione per l’Ordine Camilliano e chiede di incamminarsi sui passi di Camillo de Lellis. 
Vuole consacrarsi al Signore e diventare sacerdote, sperimentando una conversione radicale, totale, toccato dalla grazia e dalla infinita misericordia di Dio.
 
Il cammino formativo non è stato facile per lui. 
I formatori nutrivano perplessità  e preconcetti nei suoi confronti, a motivo delle sue esperienze passate. 
Ma quattro anni di vita da postulante furono sufficienti a plasmare questo giovane e a persuadere i formatori che Antonio era pronto a diventare figlio di Camillo de Lellis. 
 
Accolto I'8 settembre del 1988  in noviziato a Capriate San Gervasio BG, fa la sua Professione il 17 settembre del 1989
 
Dopo ben sei anni, il 15 ottobre del 1995, giorno del suo compleanno, emette la Professione Solenne nella Parrocchia del Corsicato, San Giorgio a Cremano NA. 
 
Da Professo Temporaneo prosegue gli studi alla facoltà teologica  San Tommaso di Capodimonte a Napoli  e successivamente a  Roma nello studentato della provincia Romana, frequentando la Pontificia Università Lateranense e successivamente il Camillanium in pastorale sanitaria.
Il 15 aprile del 1996 viene ordinato Diacono nella Cattedrale di Acireale dal Vescovo diocesano, Sua Ecc. Mons. Giuseppe Malandrino
 
1l 28 settembre 1996 viene ordinato Sacerdote nel Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, dal Prelato Pontificio, frate cappuccino, Sua Ecc. Francesco Saverio Toppi, oggi servo di Dio.
 
All'interno della Provincia Siculo Napoletana ha svolto diversi incarichi:
 
• Direttore della Casa di Cura San Camillo di Messina
• Responsabile del Centro di Accoglienza S. Camillo di Acireale
• Cappellano dell' Ospedale S. Marta e S. Venera di Acireale
• Superiore della Casa Provincializia di San Giorgio a Cremano
• Direttore della Casa di Ospitalità di San Giorgio a Cremano
• Superiore della Comunità Ospedaliera V. Monaldi di Napoli
• Cappellano del Centro Tumori Ospedale Pascale di Napoli. 
 
In servizio al Pascale, improvvisamente, 
ha concluso il suo pellegrinaggio terreno.
 
L’esperienza umana di P. Antonio mostra a tutti noi una chiara ed evidente manifestazione della misericordia di Dio, che non smette di amarci e di trasformare le miserie di un uomo in dono prezioso per molti altri. 
 
Da religioso e sacerdote ha saputo testimoniare con dolcezza, equilibrio e pacatezza l’amore di Dio. 
In ogni posto dove lui è stato ne ha  lasciato il profumo.
 
Aveva una particolare attitudine a intessere rapporti interpersonali con gli operatori sanitari, i malati e i laici che lo accostavano.
Non amava mettersi in mostra, predicare, presiedere liturgie solenni con incensi e merletti vari, era molto essenziale.  
Rifuggiva da protagonismi vari e affermava con coerenza che il centro dell'Eucarestia non è il sacerdote ma Gesù e la sua Parola.
Viveva però la quotidianità da vero camilliano, sempre presente nel posto che i superiori gli assegnavano. 
Desiderava cambiare spesso Comunità, per evitare che le persone si legassero a lui ed inoltre, aveva l' occasione di trasmettere l' amore del Signore ad altre persone. 
Tanti della Campania e Sicilia sono rimasti sgomenti per questa improvvisa morte.
 
In comunità era affabile e piacevole, aveva una grande capacità di smorzare le tensioni, offrendo una battuta di scherzo o un pensiero spirituale, per ricomporre l'armonia e la fraternità. 
Viveva con molta “leggerezza” i compiti e i ruoli, non si lasciava travolgere da impulsività o irruenze, tanto che a volte dava l'impressione  di non volere affrontare le situazioni, invece, preferiva, con saggezza, aspettare e lasciare decantare le cose!
 
Qualche volte sorridendo diceva: “io sono invisibile all'Ordine...” e chiudeva il discorso con un sorriso compiaciuto e soddisfatto!
 
L' Ordine e la Provincia perdono un vero e autentico figlio di San Camillo che con la sua vita ordinaria e feriale ha portato Gesù nel cuore di tanti laici e nel cuore dei confratelli.
 
Grazie Antonio, riposa nella pace di Gesù e ricevi il premio dei Giusti che nel nome di San Camillo hanno lavorato nella vigna del Signore.
 
I Funerali si terranno a: 
 
NAPOLI lunedi 5 agosto alle ore 17.30 nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Cappella Cangiani. 
Presiede il Vescovo ausiliare di Napoli Sua Ecc. Mons. Gaetano Castello
 
ACIREALE: Mercoledì 7 agosto alle ore 18.00 nella chiesa parrocchiale Santa Maria degli Angeli. 
Presiede Sua Eminenza il Cardinale Paolo Romeo, già Nunzio Apostolico in Italia.
 
Padre Antonio sarà sepolto nella Cappella di Famiglia a Barcellona P.G. (Messina), insieme al Papà e alla Mamma deceduta appena 2 mesi fa.



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