Messaggio di Sua Ecc. Mons. Antonino Raspanti Vescovo di Acireale e presidente della CESI in occasione del Giubileo Camilliano per i 450 anni della conversione di san Camillo de Lellis

MESSAGGIO ALLA GRANDE FAMIGLIA DI SAN CAMILLO

PRESENTE NELLA DIOCESI DI ACIREALE 

 

Cara Famiglia Camilliana e devoti di san Camillo de Lellis,

in questo anno in cui la Chiesa universale celebra il Giubileo ordinario, per voi è doppiamente motivo di giubilo per la fausta ricorrenza dei 450 anni della conversione di san Camillo (2 febbraio 1575 - 2025). L’esempio di santità del Santo fondatore diventa monito per tutti, poiché come lui diventiamo pellegrini di speranza in un mondo in cui le lotte fratricide sconvolgono la pace delle nostre città e delle nostre famiglie. Per questo le virtù eroiche di carità che lui propone, nonostante lo scorrere dei secoli, parlano ancora al cuore dell’uomo di oggi e ridonano la speranza di pace e amore al mondo.

Rileggendo l’episodio della conversione del giovane Camillo rimaniamo anche noi affascinati: rendendosi conto della precedente vita sbandata e dissoluta, egli reindirizza il suo essere verso il rifiuto del peccato e la sequela del Vangelo. La sua Ri-nascita è chiaro esempio di santità, ma la sua conversione è motivo per ripensare alle nostre vite distratte dal frastuono mondano, che troppo spesso lascia le attenzioni per l’altro ai margini delle nostre giornate. Presi dalla frenesia dei nostri compiti, cadiamo nell’errore di trattare l’altro come “scarto” di cui non abbiamo bisogno, ancor più se esso è sofferente e indifeso. Saper scendere dal “cavallo” delle nostre sicurezze come San Camillo ci rende consci che, con il volto prostrato a terra, è il caso di gridare a Dio le nostre miserie perché di noi abbia misericordia. «Voleva morire piuttosto che nuovamente peccare... lasciarsi tagliare a pezzi piuttosto che condiscendere a un qualunque peccato ... far penitenza ...»: così ci vien tramandato dal racconto della sua conversione, quasi un moderno san Paolo folgorato dall’amore di Dio.

La Chiesa di Acireale si è avvalsa pienamente della presenza del carisma di san Camillo: Casa sollievo San Camillo e cappellania ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale , Tenda San Camillo e Istituto Giovanni XXIII di Mangano di Riposto, Casa della carità di San Giovanni Bosco, Villa Serena delle sorelle Figlie di San Camillo a Sant'Alfio, Laici camilliani e volontari, tante e variegate strutture che hanno continuato a rendere vivo il messaggio del Santo degli infermi in decenni di apostolato.

In questo anno di grazia è con viva gioia che ho per ciascuno di voi sentimenti di gratitudine e imploro sulla vostra famiglia e su quanti collaborano con il vostro servizio la benedizione del Signore, poiché la Chiesa di Acireale sappia continuare ad attingere da voi germi di vera conversione e vivere questo particolare anno di grazia come momento propizio.

 

Acireale, 12 gennaio 2025, festa del Battesimo del Signore

 

+ Antonino Raspanti

Vescovo di Acireale




Commenti