Messaggio di Sua Ecc. Mons. Corrado Lorefice Arcivescovo di Palermo in occasione del Giubileo Camilliano per i 450 anni della conversione di san Camillo. 2 febbraio 1575-2025
Palermo, 24 Gennaio 2025
Carissime, Carissimi,
in questo tempo di grazia, nel quale celebriamo il Giubileo Camilliano in occasione dei 450 anni dalla conversione di San Camillo de Lellis, desidero rivolgermi a Voi, grande famiglia camilliana presente nella nostra amata diocesi di Palermo.
L'anniversario della conversione del giovane Camillo ci invita a riflettere sul mistero della misericordia divina che trasforma e rinnova le vite. San Camillo, dopo un periodo di smarrimento, caratterizzato da una vita sbandata e dissoluta, ha sperimentato la potenza rigeneratrice dell'incontro con Cristo. Da quell'incontro è nato un cuore nuovo, animato da un amore sconfinato per Dio e per i fratelli più fragili. È stato proprio quel momento di rinascita spirituale a fare di Camillo un autentico pellegrino di speranza e di carità, capace di incarnare la tenerezza di Dio verso i malati e gli ultimi.
Oggi, mentre anche la Chiesa universale celebra il Giubileo della Speranza, il messaggio di San Camillo risuona con forza nel nostro tempo. Viviamo in un mondo ferito, segnato da sofferenze, solitudini e incertezze, ma proprio per questo la testimonianza di San Camillo è più che mai attuale.
Egli ci insegna a riconoscere il volto di Cristo nel sofferente, a prenderci cura degli altri con un cuore pieno di amore e a seminare speranza nei luoghi dove sembra prevalere la disperazione.
Nella nostra diocesi di Palermo, il carisma camilliano ha trovato una casa feconda. La presenza della Chiesa di Santa Ninfa e dell'ospedale di Villa Sofia sono segni concreti di questa eredità preziosa. Attraverso l'opera dei religiosi, dei volontari e di quanti si impegnano con dedizione nel mondo della sanità, il carisma di San Camillo continua a portare conforto, guarigione e speranza. Siete una testimonianza viva di come il Vangelo della carità possa trasformare la società, rendendola più umana e solidale. Inoltre, non possiamo dimenticare il legame speciale tra Palermo e San Camillo. La nostra città ha avuto il privilegio storico di accogliere il Santo stesso nel 1601, quando fu posta la prima pietra della Chiesa di Santa Ninfa. La sua presenza in quel momento è un segno tangibile dell'amore con cui il Santo ha abbracciato questa terra, gettando semi di speranza che continuano a germogliare anche oggi.
Carissimi, Vi invito a vivere questo Giubileo Camilliano come un'opportunità per rinnovare il Vostro impegno a servizio dei malati e dei sofferenti, lasciando Vi guidare dalla luce della speranza cristiana. Siate pellegrini di carità e testimoni della speranza, annunciando con la vita il Vangelo della misericordia, così come fece San Camillo.
Insieme, affidiamoci alla sua intercessione, affinché ci accompagni nel cammino della fede e ci sostenga nella missione di costruire una Chiesa sempre più vicina agli ultimi.
Con affetto e gratitudine, Vi benedico nel nome del Signore.
CORREDO LOREFICE
Arcivescovo
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